Dayanita Singh nasce in India nel 1961.Singh usa la fotografia per riflettere ed espandere i modi in cui ci relazioniamo alle immagini fotografiche. Il suo recente lavoro, tratto dalla sua vasta opera fotografica, è una serie di musei mobili che consentono alle immagini di essere continuamente modificate, sequenziate, archiviate e visualizzate. Nati dall’interesse di Singh per l’archivio, i musei presentano le sue fotografie come corpi di lavoro interconnessi che sono pieni di possibilità sia poetiche che narrative.Anche la pubblicazione è una parte significativa della pratica dell’artista: nei suoi libri, spesso realizzati in collaborazione con Gerhard Steidl, sperimenta forme alternative di produzione e visualizzazione di fotografie. Propone il “libro-oggetto”, un’opera che è contemporaneamente un libro, un oggetto d’arte, una mostra e un catalogo. Questo lavoro, che si sviluppa anche dall’interesse dell’artista per la possibilità poetica e narrativa di sequenza e ri-sequenza, consente a Singh di creare sia una sequenza fotografica sia di interromperla contemporaneamente.
DAYANITA SINGH
Dayanita Singh nasce in India nel 1961.Singh usa la fotografia per riflettere ed espandere i modi in cui ci relazioniamo alle immagini fotografiche. Il suo recente lavoro, tratto dalla sua vasta opera fotografica, è una serie di musei mobili che consentono alle immagini di essere continuamente modificate, sequenziate, archiviate e visualizzate. Nati dall’interesse di Singh per l’archivio, i musei presentano le sue fotografie come corpi di lavoro interconnessi che sono pieni di possibilità sia poetiche che narrative.Anche la pubblicazione è una parte significativa della pratica dell’artista: nei suoi libri, spesso realizzati in collaborazione con Gerhard Steidl, sperimenta forme alternative di produzione e visualizzazione di fotografie. Propone il “libro-oggetto”, un’opera che è contemporaneamente un libro, un oggetto d’arte, una mostra e un catalogo. Questo lavoro, che si sviluppa anche dall’interesse dell’artista per la possibilità poetica e narrativa di sequenza e ri-sequenza, consente a Singh di creare sia una sequenza fotografica sia di interromperla contemporaneamente.2019
- Museum of Chance at Surrounds: 11 Installations at Museum of Modern Art, New York
- Dayanita Singh at Frith Street Gallery, Golden Square, London
- In the Company of Artists at Hostetter Gallery, Isabella Stewart Gardener Museum, USA
2018
- Pop-Up Book Shop at Callicoon Fine Arts, New York, USA
- Time Measures and Pothi Khana at the 57th Carnegie International, Carnegie Museum of Art, Pittsburg, USA
2017
- Museum Bhavan at the Tokyo Photographic Art Museum, Tokyo, Japan
2016
- Suitcase Museum and Kitchen Museum at the Museum of Contemporary Art Australia for the 20th Biennale of Sydney
- Museum of Chance Book Object, a solo project at the Dhaka Art Summit, Bangladesh
- Museum of Chance Book Object, a solo exhibition at the Hawa Mahal, Jaipur
2015
- Conversation Chambers Museum Bhavan, a solo exhibition at Kiran Nadar Museum of Art, New Delhi
2014
- Go Away Closer a solo exhibition at Museum Für Moderne Kunst, Frankfurt
- Dayanita Singh a solo exhibition at the Art Institute, Chicago
2013
- Go Away Closer a solo exhibition at The Hayward Gallery
- Venice Biennale a group exhibition in the German Pavilion, Venice
2012
- File Museum a solo exhibition at Frith Street Gallery
- Monuments of Knowledge, a solo exhibition at King’s India Institute, KCL, London
- a solo exhibition at Nature Morte, New Delhi
2011
- a group exhibition at the 54th Venice Biennale
2010
- a touring solo exhibition at Museum voor Fotografie, Amsterdam; Mapfre Foundation, Madrid
2009
- Indian Highway, a touring group exhibition at Serpentine Gallery, London; Astrup Museum, Oslo
2008
- Dream Villa, a solo exhibition at Frith Street Gallery
2005
- Chairs, a solo exhibition at Isabella Stewart Gardner Museum, Boston
2003
- Privacy, a solo exhibition at Hamburger Bahnhof Museum for Contemporary Art, Berlin
- Homelessness, a group exhibition at Pinakothek der Moderne, Munich