Istituto Nazionale per la Grafica – Calcografia, Roma
11 dicembre 2010 – 14 febbraio 2011
L’artista Giuseppe Caccavale ha progettato in esclusiva per l’Istituto Nazionale per la Grafica una costruzione visiva sulle poesie d’amore del grande poeta novecentesco Alfonso Gatto. I testi saranno trascritti sul soffitto del Salone della Calcografia detto “Sala delle Adunanze Artistiche” e su lastre di rame. I versi del poeta sono “germinazioni per lo studio della parola e della sua costruzione visiva…senza nessuna scoria illustrativa…”.
“Il nostro progetto fa dell’intero palazzo della Calcografia uno strumento di senso, il palazzo non è preso in considerazione come luogo di esposizione. Tutta la mia ricerca è un luogo di accoglienza, questa ricerca non impone uno stile. Accoglie i luoghi e le cose che abitano in quei luoghi.Il progetto in Calcografia fa di ogni spazio un testo da decifrare, la Calcografia sarà un’architettura che suda pensiero. Dovremmo costruire un cammino dove si sente il suono del pensiero che si fa azione attraverso lo studio.” [G. C.]
Recuperando quello che era uno dei compiti della Calcografia nell”800 si affida a Giuseppe Caccavale il compito di eseguire un lavoro di incisione offrendogli l’opportunità di svilupparlo secondo la propria esperienza e sensibilità e soprattutto la libertà di superare l’ortodossia della tecnica e della scelta dei supporti. Caccavale, infatti, ritorna alle antiche tecniche artistiche, fa proprie le loro procedure e discipline, per raggiungere l’essenza del gesto. Il suo intervento consiste nella realizzazione di due poesie graffite direttamente sul soffitto, oltre che la realizzazione di una cartella con sei poesie incise a puntasecca, nella storica stamperia dell’Istituto.
Nelle sale espositive della Calcografia saranno esposte anche otto lastre in vetro cammeo, incise dall’artista presso il CIRVA (Centro Internazionale per la Ricerca sul Vetro e le Arti Plastiche) di Marsiglia, tra il 1997 e il 2002, e i cartoni per lo spolvero utilizzati per le poesie graffite sul soffitto.
Il progetto e la pubblicazione che lo affianca, realizzati con il sostegno della Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte Contemporanee, sono a cura di Antonella Renzitti (Istituto Nazionale per la Grafica).
Le sue articolate fasi saranno documentate da un video e da un diario di lavoro a stampa, edito dalla Electa, con note dell’artista e testi di Laura Cherubini, Erri De Luca, Maria Antonella Fusco e Antonella Renzitti.
L’artista, napoletano d’origine (1960), vive e lavora a Marsiglia e a Bari. Dopo soggiorni formativi a Gand nelle Fiandre e sul Monte Athos e le personali: Tavolo da disegno al Maxxi di Roma; alle Gallerie Bonomo di Roma e di Bari; Muri scialbati a carbone alla Faggionato Fine Art di Londra; Il basilico del poco alla Bernier- Eliades di Atene e In giardino a buon fresco nella Galleria di Claudia Gianferrari a Milano (giugno 2009), a luglio 2010 ha realizzato The house of wheat, un «figurative space» all’interno del castello medievale della Civitella Ranieri Foundation, ed è in procinto di realizzare a New York un affresco per la Watermill Foundation di Bob Wilson.