GIACINTO CERONE

Nasce a Melfi (PZ) il 18 aprile 1957.
Nel 1971 frequenta il Liceo artistico di Melfi sezione architettura. Durante i primi anni trascorre la maggior parte delle giornate ad esercitarsi con il disegno dal vero. Nel 1975 consegue il diploma di maturità artistica.
Nell’ottobre dello stesso anno si iscrive all’Accademia di belle arti di Roma e segue il corso di scultura, prima con Umberto Mastroianni, poi con Pericle Fazzini.
Nel 1976 partecipa alle ricerche e all’allestimento della mostra “L’Accademia di Belle Arti e l’istruzione artistica” presso Palazzo Braschi di Roma.
Negli anni dell’Accademia segue i corsi speciali di Fonderia, Fotografia, Teoria della forma, Varie tecniche della scultura e Teoria della percezione visiva quest’ultimo tenuto da Nato Frascà.
Nel 1979 termina gli studi all’Accademia con una tesi su Vincent Van Gogh per il corso di Storia dell’arte tenuto da Cesare Vivaldi.
Ritorna in Lucania dove inizia a sperimentare tutto quello che l’Accademia gli aveva fornito a livello teorico come performance, fotografia e installazioni ambientali (gabbie e cubi). Insiste sulla sperimentazione ispirandosi a maestri della storia dell’arte come Duchamp, Malevic e Mondrian. Riproduce “Quadrato nero su fondo bianco”, “Broadway boogie-woogie”, “Percezione prospettica di un cubo nero dipinto su fondo bianco”.
Nel 1980, in occasione dell’estate melfitana, prepara tre giornate di performance: “Contrazione (Corpo su carta)” ispirato a Jackson Pollock, “Help dedicato a J. Dine” e “Z.I.N.C.O.”.
Nel 1981 è a Roma, con Nato Frascà si reca presso lo Studio internazionale d’arte grafica “L’Arco” in via Mario dei Fiori, crocevia di artisti, critici e poeti, per conoscere Giuseppe Appella.
Nel marzo 1983 viene richiamato a Roma da Pietro Perrone per la mostra “Scacco matto a Casaidea” alla Fiera di Roma.
Nell’estate dello stesso anno, Giuseppe Appella lo porta a Castronuovo Sant’Andrea (PZ) e tra le mura dell’antico Castello tiene la sua prima personale: “Dieci sculture e dieci motivi jazz di Giacinto Cerone”. In quest’occasione espone le sue prime sculture in rame. La serata inaugurale è filmata da RAI3 Basilicata.
Nel 1984 si stabilisce definitivamente a Roma e nell’ottobre del 1985 si sposa con Elena Cavallo.
Dal 1986 inizia a lavorare nello studio in vicolo del Bologna, 32 a Trastevere. Collabora alla rivista “Altrimmagine”, partecipando a Bari alla collettiva curata e organizzata dalla rivista.
Nello stesso anno riceve l’incarico per l’insegnamento di Arte dell’ebanisteria, dell’intaglio e dell’intarsio presso l’Istituto d’arte di via del Frantoio.
Nel 1987, l’Associazione Culturale Hobelix di Messina ospita la sua personale; nello stesso anno nascono le prime due ceramiche (Marsupio e Martini) in una piccola fornace in vicolo del Moro.
Entra in contatto con Maurizio Corraini e tramite l’editore-gallerista conosce Giosetta Fioroni con la quale avrà continuativi scambi intellettuali.
Nella primavera del 1987 conosce Mauro Zammataro e Corrado Bosi: nella sperimentazione di nuovi materiali, il loro appoggio sarà totale.
L’attività grafica si intensifica e diviene sempre più autonoma dalla scultura.
Nel febbraio del 1988, con la visita al suo studio di Ennio Borzi (direttore della Galleria “Break Club” di Roma) vende le prime opere in legno (Bassorilievo, Inclinata, Lupo, Monaco, Utranquilla, Piccola inclinata, Spezzacatene) e le ceramiche Marsupio e Martini. In questa occasione conosce Barbara Tosi che scriverà un testo critico per il libro “Roma Arte Oggi”.
Iniziano i primi rapporti con la critica d’arte: Paolo Balmas, Martina Corgnati, Vito Apuleo, Flaminio Gualdoni.
In occasione della mostra presso “Graffiti now atelier” di Verona, nel 1989, entrano nel suo lavoro due materiali nuovi: l’alluminio e la ghisa.
Nel marzo 1990 nasce il primogenito Michele, per questa occasione inaugura la sua prima mostra a Milano (Galleria Valeria Belvedere) dal titolo “San Michele”.
Nel 1991 prepara la partenza con la famiglia per Albisola dove rimarrà quasi tutta l’estate, lavorando presso le Ceramiche San Giorgio con Salino e Poggi. Alcune opere prodotte ad Albisola saranno esposte in autunno a Verona in una mostra intitolata “Doppi Fiumi”, altre a Modena, nel 1992, presso la Galleria Roberto Monti in una mostra dedicata a Hölderlin dal titolo “Der Adler” (L’Aquila).
In questo stesso periodo visita il suo studio Raffaele Gavarro con il quale instaura da subito un’intesa professionale.
L’8 gennaio 1993, Maurizio Corraini gli propone una produzione di ceramiche da realizzare presso la Bottega Gatti di Faenza (RA) di Davide Servadei.
Nel marzo dello stesso anno, inizia un lungo rapporto di lavoro con Valentina Bonomo che comincerà a seguirlo in maniera assidua tanto da presentarlo nella sua prima grande personale romana dal titolo “Aiaram” presso la galleria di piazza Santa Apollonia: conosce lo scrittore e storico dell’arte Mario Quesada, il collezionista Andrea Franchi e la poetessa Patrizia Cavalli.
Per un breve periodo lavora in uno studio in via dei Marrucini, nel quartiere di San Lorenzo, dove prepara le opere per la Galleria Bonomo. Al suo fianco l’allievo e assistente Valerio Ricci.
Nell’aprile del 1993 nasce Lorenzo, secondogenito.
Nell’atelier di Luciano Trina, nel dicembre dello stesso anno, stampa delle incisioni monotipo; con Giosetta Fioroni un’acquaforte per “Incerti frammenti” di Andrea Zanzotto.
Nel  gennaio del 1994 lascia definitivamente lo studio di vicolo del Bologna per trasferirsi in via Sebastiano Grandis, 1 in Santa Croce in Gerusalemme.
Nascono la serie di opere in gesso e moplen (Il mare, prima scultura orizzontale, Disco con gigli, Sposa infelice, Calle appoggiate, Stele bucolica, Piazza Sonnino, Paesaggio tettonico).
Il tema di Ofelia, già inaugurato con la scultura “Vita di Ofelia” (1993) comincia ad essere una costante nella sua poetica. Da qui la mostra “Ofelia in traum” del 1995 a Verona.
In questo stesso anno interrompe definitivamente l’attività di insegnante.
Per Valentina Bonomo realizza i primi gioielli di ceramica, esemplari unici: il tema è la rosa. I gioielli sono il pretesto per approfondire e sfidare la ceramica come materiale da utilizzare per oggetti decorativi come il tavolo con carciofi, le tazze da tè di Mozart, le cornici come decorazione di camini, ecc.
Nel 1996 si allargano i contatti con le gallerie (Oddi Baglioni, Roma; Bottai, Bologna; Fioretto, Padova).
Il suo lavoro diventa più complesso: inizia ad usare i merletti sulla ceramica, le opere in gesso sono eseguite senza la necessità di costruire uno stampo. A volte le sculture sono “popolate” da icone provenienti dagli stampi di oggetti (giocattoli, verza, acanto, carciofo, ecc.), evocando il ready-made duchampiano.
Espone la seconda opera orizzontale in Via degli Artisti, Associazione culturale circolo di Palazzo Giovine di Torino. L’opera è dedicata a Pino Pascali: occupa la superficie della stanza con una grande lastra in gesso costruita su misura, costringendo in tal modo il visitatore a guardarla solo dall’esterno. Per preparare l’installazione si trasferisce con la famiglia per 10 giorni ospitato dallo scultore Salvatore Astore.
Con “San Savino”, esposta all’Attico di Sargentini (in “Giro d’Italia”) e le lastre in ceramica alla Galleria Oddi Baglioni (in “Paginette Faentine” con dedica a Domenico Baccarini), del 1997, si definisce l’idea per una scultura orizzontale.
Romolo Bulla visita il suo studio. Si instaura un rapporto che successivamente lo porta ad una collaborazione: nel 1998 esegue le prime litografie raccolte nella cartella  “Ofelia im Traum” presso la Bottega Bulla.
Contemporaneamente Daniela Lancioni lo porta, con Marisa Albanese e Gianni Dessì, a Napoli alla Casina Pompeiana nella villa comunale e nello stesso periodo gli parla del progetto “Tor Bella in opera” presso lo Spazio per l’arte contemporanea Tor Bella Monaca di Roma. La possibilità di realizzare una grande installazione scultorea lo entusiasma a tal punto da eseguire una piccola litografia intitolata “Tor Bella Cosa”.
Pensando a Tor Bella Monaca, compone un libro d’artista ispirato alle rose che sottopone a Corraini: il libro sarà pubblicato postumo nel 2005.
Nel novembre del 1999 inizia la realizzazione della scultura in gesso nello Spazio per l’arte contemporanea a Tor Bella Monaca. L’opera è il monumento all’orizzontalità (cm. 300x3300x360). Ritorna sui temi e sulla politica della scultura greca: Fidia e il Partenone. Graziano Paiella ne racconta le giornate e i momenti di prosecuzione sino ad opera ultimata con la telecamera. Il giorno dell’inaugurazione in una intervista ad Antonella Reda per Rai3 Notte dice: “[…] Non ho mai visto un’opera d’arte figurativa davanti la quale la gente applaude. Commuove la musica, commuove la poesia […] un quadro commuove in modo silente. Non ho mai visto qualcuno applaudire davanti la Gioconda […] Vorrei che la gente applaudisse davanti ad un’opera non di certo davanti alla mia”.
Tra i presenti Graziella Lonardi Buontempo, che da subito lo accoglie tra i suoi artisti preferiti. Nel settembre 2003 esporrà nella collettiva “Incontri…dalla collezione di Graziella Lonardi Buontempo” all’Académie de France Villa Medici di Roma.
Lavora per una mostra a Casa Musumeci Greco dal titolo “I soffincielo” (2000): per la prima volta la ceramica viene indurita e resa altro togliendole qualsiasi accezione pittorica. I soffincielo sono le prime dodici opere platinate più simili all’acciaio che alla ceramica.
Si prepara anche per la sua prima personale all’estero presso la David Gill Galleries di Londra, mostra curata e organizzata da Valentina Bonomo.
In questo periodo nascono opere in ceramica che riportano iscrizioni ispirate alla Poesia. Quotidiane le riletture e le citazioni delle poesie di Hölderlin, Sandro Penna, Patrizia Cavalli, Eugenio Montale, Rainer Maria Rilke, Vincenzo Cardarelli e Isabella Morra.
Dedica a suo padre la mostra a Mantova del 2001 “Tripoli. Delle croci e delle delizie” e pubblica, con lo stesso titolo, un libretto d’artista per le Edizioni Corraini, Mantova.
A settembre è nella bottega Nicoli di Carrara dove esegue la sua prima ed unica produzione di marmi su commissione di Emilio Mazzoli.
Il tema delle icone della mitologia (gli Argonauti) ritorna nel gruppo di opere “Donne per la storia”, personale presso Gasparelli Arte Contemporanea di Fano e nella mostra “Sant’Agnese” presso la galleria romana “Autori Cambi” di Matteo Boetti, entrambe del 2002.
Ritrova il poeta Domenico Brancale col quale instaura una costante frequentazione e un fitto carteggio.
Nell’ottobre-dicembre del 2003 prepara le cere per dei gioielli realizzati in argento presso l’orafo Paolo Mangano.
A febbraio del 2004 Alberto Zanmatti e Giuseppe Gallo lo invitano a realizzare un intervento scultoreo alla facoltà di Architettura “Valle Giulia”: “Una sposa infelice a Valle Giulia”, grande scultura in gesso, ultima opera di Giacinto Cerone.
Muore a Roma il 4 ottobre 2004.. 

 

MOSTRE
Collettive
    • 1983
      Scacco Matto a Casaidea, Palazzo dei Convegni alla Fiera di Roma, Roma, 19-27 marzo, testo di Elena Cavallo.
    • 1986
      Il movimento artistico Altrimmagine, Galleria N. Piccinni-Altrimmagine, Bari, 11 ottobre-4 novembre.
    • 1987
      Antipatia. Giacinto Cerone – Pietro Perrone, Graffiti Now Atelier, Verona, 2-24 maggio.
      XXX Biennale nazionale d’arte città di Milano, Palazzo della Permanente, Milano, 5 giugno-12 luglio.
    • 1988
      Under 35. I giovani artisti dalla giovane critica, Arte Fiera, Bologna, 19-22 febbraio.
      Roma, Arte Oggi, Galleria Break Club, Roma, 10-27 giugno, a cura di Ennio Borzi, Mirella Chiesa, testi di Filiberto Menna, Paolo Balmas, Barbara Tosi.
      7 + 7 ovvero sette scultori proposti da sette gallerie, salone del Chiostro di S. Fermo Maggiore, Verona, 9 luglio-14 agosto, testo di Barbara Tosi.
      Oasi nello spazio, Sale dell’Esedra, Palazzo Ducale, Mantova, 23 ottobre-27 novembre, a cura di Martina Corgnati, Maurizio Corraini, testo di Martina Corgnati.
      Dodicimenotrentacinquesecondo. Giovani Artisti a Roma, Ex Borsa in Foro Boario, Roma, 28 ottobre-11 dicembre, testi di Vito Apuleo, Giacinto Cerone.
    • 1989
      Arte a Roma 1980-89: Nuove situazioni ed emergenze, Palazzo Rondanini alla Rotonda, Roma, 6 luglio‑7 ottobre, a cura di Ludovico Pratesi, testo di Ludovico Pratesi.
    • 1990
      Paesaggio Occidentale, Maurizio Corraini Arte Contemporanea, Mantova, dal 21 aprile, testi di Martina Corganti, Flaminio Gualdoni.
      La Madonna nell’arte italiana del Novecento, Chiesa di S. Giuliano, Castrovillari (CS), 1 maggio-23 giugno, Centro d’Arte e Cultura Villa dei Papi, Benevento, 2 luglio-22 settembre, a cura di Giuseppe Appella, testo di Giuseppe Appella.
      Opera nuova. XXX Mostra nazionale d’arte contemporanea, Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Termoli (CB), 25 luglio-7 settembre, a cura di Francesco Gallo, testo di Patrizia Ferri.
    • 1992
      Grand Tour, Romberg Arte Contemporanea, Latina, 6 giugno-31 luglio, a cura di Raffaele Gavarro, Viviana Gravano, testi di Raffele Gavarro, Viviana Gravano.
      XXI Biennale di scultura di Gubbio, Sala Consiliare Palazzo del Comune, Gubbio (PG), 12 settembre-8 novembre, a cura di Giorgio Bonomi, Marisa Vescovo.
    • 1994
      Deposito straordinario. 1° Fondo del museo della scultura in peperino, Ex Convento di Sant’Agnese, Vitorchiano (VT), dal 16 luglio, a cura di Raffaele Gavarro, Viviana Gravano, testi di Raffaele Gavarro, Viviana Gravano.
      Le più recenti acquisizioni della Galleria d’Arte Moderna Aroldo Bonzagni, Pinacoteca Civica,
      Cento (FE), 11 dicembre 1994-15 gennaio 1995.
      Arroccamenti. Natura morta, paesaggio, figura, Rocca, Cento (FE), a cura di Valeria Tassinari.
    • 1995
      49° Concorso internazionale della ceramica d’arte, Museo internazionale delle ceramiche, Faenza (RA), 16 settembre- 22 ottobre 1995.
    • 1996
      Luigi Carboni. Dipinti-Giacinto Cerone. Sculture, Spazia Galleria d’Arte, Bologna, 21 gennaio-29 febbraio.
      Premio Marche. Biennale d’arte contemporanea, Mole Vanvitelliana, Ancona, 19 maggio-14 luglio.
      Come sospesa. Per un’idea della scultura italiana contemporanea, Ex Arsenale Austriaco, Verona, 29 giugno-28 luglio, a cura di Corrado Bosi, Mauro Zammataro, testo di Giacinto Cerone.
      Ultime Generazioni. XII Esposizione Nazionale Quadriennale d’Arte di Roma. Italia 1950-1990, Palazzo delle Esposizioni e Ala Mazzoniana della Stazione Termini, Roma, 25 settembre-25 novembre, a cura di Lorenza Trucchi, testo di Laura Cherubini.
      ARTissima. Fiera d’arte moderna e contemporanea, Lingotto Fiere, Torino, 26-29 settembre.
      Seminario, Chiesa S. Pietro alla Carità, Tivoli (RM), 3 ottobre-10 novembre, a cura di Roberto Gramiccia, testo di Roberto Gramiccia.
      Tra peso e leggerezza. Figure della scultura astratta in Italia, Parco e Sala Comunale, Cantù (CO), 13 ottobre-30 novembre.
    • 1997
      Giro d’Italia dell’arte in nove tappe. Roma, Associazione Culturale L’Attico, Roma, dal 14 marzo, a cura di Raffaele Gavarro.
      Il diavolo e l’acquasanta. Giacinto Cerone. Sculture-Vincenzo Satta. Dipinti, Galleria Spazia, Bologna, 10 maggio-30 giugno.
      L’Arte a Roma. Iª edizione della Rassegna di arte contemporanea a Roma, 1997, Ex Mattatoio, Roma, 15 luglio-14 settembre, a cura di Patrizia Lazoi.
      La fabbrica del vento, Ex Stabilimento Calissano, Alba (CN), 4 ottobre-2 novembre.
    • 1998
      Misura Dismisura. Due scultori a Palazzo Rospigliosi. Lucilla Catania – Giacinto Cerone, Palazzo Rospigliosi, Zagarolo (RM), 14 giugno‑10 agosto, a cura di Roberto Gramiccia, testi di Roberto Gramiccia, Simonetta Lux.
      Pompeiorama. 200 giorni per l’arte contemporanea. Marisa Albanese, Giacinto Cerone, Gianni Dessì, Casina Pompeiana Villa Comunale, Napoli, 13 dicembre 1998-31 gennaio 1999, a cura di Daniela Lancioni.
    • 1999
      Art & Maggio. Arena Puglia. “Felici coincidenze”. Seconda rassegna d’arte contemporanea, Stadio della Vittoria, Bari, 23 maggio-20 giugno, a cura di Marilena Bonomo, intervista di Tommaso Trini.
      La vita oltre. La visione della morte nell’arte contemporanea, Cimitero Acattolico inglese, Roma, 9-21 luglio, a cura di Carmine  Sorrentino, Paolo de’Medici Ottajano.
    • 2000
      Gallerie in Galleria, Palazzo Pretorio, Sansepolcro (AR), 15 aprile-7 maggio, testo di Daniela Lancioni.
      Le Ali di Dio. Messaggeri e Guerrieri alati fra Oriente e Occidente. Mostra sugli Angeli per il Giubileo del Duemila, Castello Normanno Svevo, Bari, 6 maggio-31 agosto, prorogata fino al 15 settembre; Abbaye-aux-Dames, Caen, 5 ottobre-31 dicembre; a cura di Marco Bussagli, Mario D’Onofrio.
      Arte in Giro 2000, Ex Mattatoio, Roma, 12 maggio-4 giugno, a cura di Alberto Fiz.
      Periplo della scultura italiana contemporanea delle chiese rupestri, Madonna delle Virtù, S. Nicola dei Greci, Matera, 24 giugno-30 settembre, a cura di Giuseppe Appella, Pier Giovanni Castagnoli, Fabrizio D’Amico, testi di Giuseppe Appella, Pier Giovanni Castagnoli, Fabrizio D’Amico, Raffaele Gavarro.
      BNL, una Banca per l’arte: oltre il mecenatismo, Chiostro del Bramante, Roma, 15 settembre-15 ottobre, a cura di Enzo Bilardello, Guido Strazza.
    • 2001
      Odissee dell’arte, Sala Auditorium, Museo Revoltella, Trieste, 24 marzo-28 maggio, a cura di Achille Bonito Oliva.
      La scultura italiana del XX secolo, Yokoama Museum of Art, Yokoama, 21 aprile-10 giugno 2001; Kagoshima City Museum of Art, Kagoshima, 19 luglio-26 agosto 2001; The Museum of Modern Art Ibaraki, Mito, 4 settembre-28 ottobre 2001; Museum of Contemporary Art, Sapporo, 3 novembre-24 dicembre 2001; Shimane Art Museum, Matsue, 2 gennaio-24 febbraio 2002; Spazio Oberdan e Chiostri di Palazzo Isimbardi, Milano, 20 marzo-12 maggio 2002, a cura di Anna Imponente, testi in italiano e giapponese di Anna Imponente, Caterina Niccolini.
    • 2002
      La seduzione della materia, Spazio Oberdan, Palazzo Isimbardi, Milano, 23 marzo-12 maggio, a cura di Anna Imponente, testo di Anna Imponente, Caterina Niccolini.
      Entr’acte, Palazzo Albiroli, Bologna, 26 ottobre-17 novembre, a cura di Piercarlo Borgogno, Gino Gianuizzi, testo di Anna Piacentini.
      Κεραμος. Ceramica nell’arte italiana 1910-2002, Museo del Corso, Roma, 17 dicembre 2002-23 febbraio 2003, a cura di Francesca Romana Morelli, testi di Ludovico Pratesi, Francesca Romana Morelli, Maria Paola Maino, Tatiana Giovannetti.
    • 2003
      Incontri…dalla collezione di Graziella Lonardi Buontempo, Académie de France Villa Medici, Roma, 26 settembre-2 novembre.
    • 2004
      Roma Punto Uno, PICI Gallery, Seoul, 1-20 settembre; Tokyo Design Center, Gotanda, 6-14 ottobre; Kuchu Teien Tenbodai Sky Gallery, Osaka, 9-24 novembre, a cura di Mara Coccia, Mario de Candia.
    • 2005
      XIV Quadriennale di Roma, Galleria nazionale d’arte moderna, Roma, 9 marzo-31 maggio, a cura di Luciano Caramel, Valerio Dehò, Giacinto Di Pietrantonio, Marco Tonelli, Giorgio Verzotti.
      Entr’acte 2. Arte contemporanea in casa Gallizio, Casa Gallizio, Alba (CN), 8 ottobre-13 novembre.
    • 2006
      Keramicos. Un percorso sulla ceramica da Arturo Martini a Luigi Ontani, Claudia Gian Ferrari Studio di consulenza per il ‘900 italiano e arte contemporanea, Milano, 28 marzo-31 maggio, a cura di Claudia Gian Ferrari.
      Mario Quesada. Lo storico dell’arte e il poeta, Museo Boncompagni Ludovisi-Archivio Mario Quesada, Roma, 28 giugno-10 settembre, a cura di Irene De Guttry, Andrea Franchi, Maria Paola Maino.
    • 2008
      Faïence. Cento anni del Museo internazionale delle ceramiche in Faenza, Camera dei Deputati,
      Palazzo del Seminario, Roma, 2 aprile-30 maggio; Castello Sforzesco, Sale Viscontee, Milano, 5
      luglio-2 settembre, a cura di Jadranka Bentini, testo di Carmen Ravanelli Guidotti.
      Nient’altro che scultura XIII Biennale internazionale di Carrara, Museo della Scultura ex Convento di San Francesco, Carrara (MS), 27 luglio-28 settembre, a cura di Francesco Poli.
      Italidea, Istituto Cultural Cabañas, Guadalajara, 28 novembre 2008-28 febbraio 2009; Museo Sant’Ildefonso, Città del Messico, 22 marzo-15 maggio, a cura di Renato Miracco, Carlo Lococo.
    • 2009
      Mitografie, Museo Carlo Bilotti, Aranciera  di Villa Borghese, Roma, 17 maggio-14 giugno, a cura di Andrea Fogli, Peter Weiermair, testo di Peter Weiermair.
    • 2011
      Lo scultore, la terra. Artisti e ricerche 1920-2011, Archivio della Scuola Romana, Roma; Emmeotto, Roma, 16 dicembre 2011-31 gennaio 2012.
    • 2013
      Storie italiane, Artefiera, Bologna, 25-28 gennaio, a cura di Laura Cherubini e Lea Mattarella.
      Ceramica italiana contemporanea, Museo d’arte, Mendrisio, 24 marzo-26 giugno.
    • 2014
      Cento + 1 Libri d’artista. Compagni di viaggio. I libri d’artista dalla collezione di Davide Servadei, Palazzo Trinci, Foligno, 3-18 maggio, a cura di Dino Silvestroni e Marco Carminati.
      La ceramica che cambia. La scultura ceramica in Italia dal secondo dopoguerra. Da Fontana a Leoncillo da Melotti a Ontani, Museo internazionale delle Ceramiche, Faenza, 28 giugno 2014-1 febbraio 2015, a cura di Claudia Casali.
      Trust (Vita vel regula), galleria Fluxia, Milano, 17 settembre-11 novembre, a cura di Michele D’Aurizio.
      Festival Internazionale di Fotografia. Portrait, MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, Roma, 26 settembre 2014-11 ottobre 2015.
    • 2015
      It’s all about paper, A100 Gallery, Galatina (LE), 2 maggio-30 settembre, a cura di Lorenzo Madaro.
      SCULPT!, Guidi&Schoen Arte Contemporanea, Genova, 1-24 ottobre, a cura di Luca Beatrice.
      EGOSUPEREGOALTEREGO. Volto e Corpo Contemporaneo dell’Arte, MACRO-Museo d’Arte Contemporanea Roma, Roma, 27 novembre 2015-8 maggio 2016, a cura di Claudio Crescentini.
    • 2016
      Fragili eroi. Storia di una collezione. La collezione di Roberto Gramiccia, Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, Roma, 11 febbraio-10 aprile, a cura di Alberto Dambruoso.
      Ferro e Fuoco, Galleria Spazia, Bologna, 19 marzo-30 aprile.
      Materia prima. La ceramica dell’arte contemporanea, Palazzo Podestarile, Montelupo Fiorentino (FI), 19 marzo-30 giugno, a cura di Marco Tonelli.

 

 Personali
  • 1983
    Dieci sculture e dieci motivi jazz di Giacinto Cerone, Piazza Castello, Castronuovo S. Andrea (PZ), 14 agosto, a cura di Giuseppe Appella.
  • 1987
    Giacinto Cerone. Sculture, Associazione Culturale Hobelix, Messina, 17 gennaio-5 febbraio, testo di Elena Cavallo.
  • 1988
    Maara, Graffiti Now Atelier, Verona, 3 giugno­-2 luglio, testo di Barbara Tosi.
  • 1989
    Malatesta, Graffiti Now Atelier, Verona, 14 ottobre-18 novembre, testo di Elena Cavallo.
  • 1990
    Fucilieri, Galleria Maurizio Corraini, Mantova, dal 20 gennaio, testo di Martina Corgnati.
    Giacinto Cerone. San Michele, Galleria Valeria Belvedere, Milano, 29 novembre 1990-26 gennaio 1991, testo di Francesco Poli.
  • 1991
    Disegni e sculture di Giacinto Cerone, La Scaletta, Matera, 16-31 marzo, testo di Giuseppe Appella.
    Doppi fiumi. Giacinto Cerone. Sculture in ceramica, Graffiti Now Atelier, Verona, dal 26 ottobre.
  • 1992
    L’Aquila, Galleria Roberto Monti, Modena, dal 9 maggio, testo di Vittoria Coen.
  • 1993
    Molle di vetro, Galleria Maurizio Corraini, Mantova, 27 febbraio-28 marzo, testo di Giosetta Fioroni.
    Omaggio a Roma, Galleria Valeria Belvedere, Milano, 4 marzo-24 aprile, testo di Meyer Raphael Rubinstein.
    Aiaram, Galleria Valentina Bonomo, Roma, 11 novembre-15 dicembre.
  • 1995
    Ofelia in traum, Colpo di Fulmine Associazione Culturale per l’arte attuale, Verona, dal 18 marzo,  testo di Maurizio Gracceva.
    Alpi Apuane, Galleria Maurizio Corraini, Mantova, dal 3 giugno.
  • 1996
    Giacinto Cerone, Via degli Artisti, Associazione Culturale Circolo di Palazzo Giovine,Torino, 7 novembre-30 dicembre.
    Le tentazioni di S. Antonio, Fioretto Arte Contemporanea, Padova, 30 novembre 1996‑ 30 gennaio 1997, testo di Giacinto Cerone.
    Il Presepe drammatico di Cerone, Chiesa S. Maria della Stella, Castronuovo S. Andrea (PZ), dicembre, a cura di Giuseppe Appella, preghiera di Giacinto Cerone.
  • 1997
    Paginette faentine, Galleria Oddi Baglioni, Roma, 10 dicembre 1997-30 gennaio 1998, testo di Raffaele Gavarro.
  • 1998
    Grossetti Arte Contemporanea, Milano, 21 maggio-31 luglio.
  • 1999
    Giacinto Cerone. Ofelia in Traum. Litografie, Associazione Culturale Colpo di Fulmine, Verona, dal 14 febbraio.
    Giacinto Cerone, Spazio per l’arte contemporanea Tor Bella Monaca, Roma, 21 dicembre 1999-29 febbraio 2000, a cura di Daniela Lancioni, testi di Daniela Lancioni, Cristina Agostini, Chiara Capodici, Antonia Giusino, Laura Iafolla, Clarissa Ricci, Manuela Pallotto, Federico Boccaccini, Giuliano Sergio, testo poetico di Maria Grazia Pontorno.
  • 2000
    I soffincielo, Casa Musumeci Greco, Roma, dal 24 maggio.
    Giacinto Cerone, David Gill Galleries, Londra, 25 maggio-17 giugno.
  • 2001
    Tripoli. Delle croci e delle delizie, Galleria Maurizio Corraini, Mantova, 28 aprile-30 maggio, testi di Giacinto Cerone.
    Calici piangenti, Palazzo delle Esposizioni, Faenza (RA), 12 maggio-24 giugno, a cura di Raffaele Gavarro, testi poetici di Patrizia Cavalli, Isabella Morra, Friedrich Hölderlin, Gian Ruggero Manzoni, testi critici di Raffaele Gavarro, Daniela Lancioni, Elena Volpato, testimonianze di Giosetta Fioroni, Luigi Ontani.
  • 2002
    Donne per la storia, Gasparelli Arte Contemporanea, Fano (PU), 4 maggio-2 giugno, a cura di Rodolfo Gasparelli, testo di Gian Ruggero Manzoni.
    Sant’Agnese, Autori Cambi, Roma, 6 giugno-6 luglio, testo di Raffaele Gavarro.
  • 2003
    Giacinto Cerone. 10 opere su carta. Omaggio a Carol Rama, Galleria Maurizio Corraini, Mantova, 7 giugno-30 luglio.
    Storie di vita morte e miracoli. Domenico Baccarini, Giacinto Cerone, Gasparelli arte contemporanea, Fano (PU), 18 luglio-20 agosto, a cura di Gian Ruggero Manzoni.
    Rush, David Gill Galleries, Londra, 22 ottobre-6 dicembre, testo Elena Cavallo.
  • 2004
    Arte a Valle Giulia. Giacinto Cerone, Facoltà di Architettura “Valle Giulia”, Roma, marzo-aprile.
  • 2005
    Il presepe drammatico di Giacinto Cerone, Circolo La Scaletta, Matera, 22 dicembre 2005-15 gennaio 2006, a cura di Giuseppe Appella, preghiera di Giacinto Cerone.
  • 2006
    Sui sentieri di Ho Chi Minh, Gasparelli Arte Contemporanea, Arte Fiera, Bologna, 27-29 gennaio 2006, testi di Domenico Brancale, Gian Ruggero Manzoni.
    Omaggio a Giacinto Cerone, Galleria De’ Foscherari, Bologna, 18 febbraio-30 marzo, testo di Giosetta Fioroni.
  • 2007
    Tracce di Dublino, Opere su carta 1987/1991, Galleria Maurizio Corraini, Mantova, 4 maggio-7 giugno, Mantova, testi di Giacinto Cerone.
    Giacinto Cerone. Il presepe drammatico e altre opere dal 1975 al 2004, Museo Pericle Fazzini, Assisi (PG), 18 dicembre 2007-10 febbraio 2008, a cura di Giuseppe Appella, testo di Giuseppe Appella.
  • 2008
    Il presepe drammatico di Giacinto Cerone e una selezione di opere dal 1985 al 2004, ex Chiesa Madonna di Loreto, Castello Malatestiano, Longiano (FC), 10 dicembre 2008-15 gennaio 2009, a cura di Giuseppe Appella, testo di Giuseppe Appella.
  • 2010
    Il presepe drammatico di Giacinto Cerone, Santuario della Scala Santa, Roma, 18 dicembre 2010-6 gennaio 2011, a cura di Giuseppe Appella.
  • 2011
    Giacinto Cerone 1957- 2004, Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, Roma, 24 giugno-25 ottobre, a cura di Angelandreina Rorro, testi di Angelandreina Rorro, Giuseppe Appella, Raffaele Gavarro, Daniela Lancioni, Mario Codognato.
    Giacinto Cerone, Galleria Edieuropa Qui Arte Contemporanea, Roma, 4 dicembre 2011-18 febbraio 2012.
    Giacinto Cerone, Galleria Valentina Bonomo, Roma, 4 dicembre 2011-29 marzo 2012.
    Giacinto Cerone e la Lucania, MUSMA Museo della Scultura Contemporanea, Matera, 8 dicembre 2011-28 gennaio 2012, a cura di Giuseppe Appella.
    Il presepe drammatico di Giacinto Cerone, Chiesa del Carmine, Palazzo Lanfranchi, Matera, 8 dicembre 2011-28 gennaio 2012, a cura di Marta Ragozzino.
  • 2014
    Opere su carta dal 900 italiano con un omaggio a Giacinto Cerone, Bibo’s place, Todi, 1 marzo-28 maggio, a cura di Matteo Boetti e Andrea Bizzarro.
    Giacinto Cerone. Il massimo dell’orizzontale. Opere su carta, MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, Project Room 1, Roma, 7 maggio 2014-14 settembre, a cura di Benedetta Carpi De Resmini.
  • 2016
    Giacinto Cerone. Santo e Contrario, Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Milano, 30 novembre 2016-21 gennaio 2017, a cura di Raffaele Gavarro.
  • 2017
    Giacinto Cerone. Una nota che non c’è, Montrasio Arte, Milano, 28 marzo–12 maggio, a cura di Marco Tonelli.

 

OPERE IN COLLEZIONI E MUSEI

Galleria d’Arte Moderna Aroldo Bonzagni, Cento.
Banca Nazionale del Lavoro, Roma.
MACRO, Museo d’Arte Contemporanea, Roma.
Galleria d’Arte Moderna, Torino.
Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza
Inpdap-Istituto Nazionale di Previdenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica, sede di
Bruxelles.
Unicredit, Torino.
MUSMA. Museo della Scultura Contemporanea Matera.
MIG. Museo Internazionale della Grafica, Castronuovo Sant’Andrea,
Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma.
MIC Museo Internazionale delle Ceramiche, Faenza

Fonte: Archivio Giacinto Cerone